Steatorrea
Definizione medica del termine Steatorrea
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Definizione di Steatorrea
Steatorrea
Condizione patologica in cui si ha un’esagerata perdita di grassi con le feci.
In una dieta tipo si introducono giornalmente da 60 a 100 g di lipidi; se nelle feci se ne ritrovano più di 6 g al giorno, si è di fronte a una steatorrea.
Le feci si presentano in genere voluminose, untuose, maleodoranti, e spesso vi è diarrea, ma a volte le deiezioni assumono un colore grigiastro.
Le cause di steatorrea sono il blocco di uno dei meccanismi che portano all’assorbimento dei grassi a livello intestinale: possono mancare gli enzimi digestivi prodotti dal pancreas, per esempio, in corso di pancreatite cronica o di mucoviscidosi; può esservi una colestasi, con assenza dei sali biliari (componenti della bile che emulsionando i lipidi ne facilitano la digestione e, di conseguenza, l’assorbimento); può trattarsi di una malattia intestinale come il morbo di Crohn o il morbo celiaco, che impedisce l’assorbimento; infine alcuni farmaci come la colestiramina, legando i sali biliari, impediscono una normale digestione e l’assorbimento dei lipidi.
Il passaggio di esagerate quantità di lipidi nelle feci comporta un malassorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K), con possibile sviluppo di carenze.
La terapia corregge il difetto di base.
In una dieta tipo si introducono giornalmente da 60 a 100 g di lipidi; se nelle feci se ne ritrovano più di 6 g al giorno, si è di fronte a una steatorrea.
Le feci si presentano in genere voluminose, untuose, maleodoranti, e spesso vi è diarrea, ma a volte le deiezioni assumono un colore grigiastro.
Le cause di steatorrea sono il blocco di uno dei meccanismi che portano all’assorbimento dei grassi a livello intestinale: possono mancare gli enzimi digestivi prodotti dal pancreas, per esempio, in corso di pancreatite cronica o di mucoviscidosi; può esservi una colestasi, con assenza dei sali biliari (componenti della bile che emulsionando i lipidi ne facilitano la digestione e, di conseguenza, l’assorbimento); può trattarsi di una malattia intestinale come il morbo di Crohn o il morbo celiaco, che impedisce l’assorbimento; infine alcuni farmaci come la colestiramina, legando i sali biliari, impediscono una normale digestione e l’assorbimento dei lipidi.
Il passaggio di esagerate quantità di lipidi nelle feci comporta un malassorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K), con possibile sviluppo di carenze.
La terapia corregge il difetto di base.
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