Tracoma
Definizione medica del termine Tracoma
Ultimi cercati: Carpo - Otalgìa - Pellicciài - Nevralgìa - Ipertricosi
Definizione di Tracoma
Tracoma
Grave forma di infezione della congiuntiva e della cornea (cheratocongiuntivite) ad andamento cronico, causata da un batterio gram-negativo trasmesso da mosche o per trasferimento diretto attraverso mani e panni infetti.
I paesi più colpiti sono quelli a clima subtropicale, nonché i paesi indigenti del bacino del Mediterraneo.
Quando le condizioni igieniche delle popolazioni sono scadenti, pur essendo poco contagioso il tracoma trova il modo di diffondersi con maggiore facilità.
Generalmente il tracoma esordisce come una congiuntivite follicolare, la cui sintomatologia è quasi nulla; in seguito i follicoli si ingrossano, così che la congiuntivite si cronicizza e dà luogo a lacrimazione, abbagliamento, annebbiamento.
Questa è la fase di maggiore contagiosità.
La fase successiva è quella cicatriziale, in cui si hanno alterazioni delle palpebre, con adesioni e retrazioni come entropion, ectropion, trichiasi, e della secrezione lacrimale, che comportano un danno alla cornea (xeroftalmo).
L’esito più grave è la comparsa di un’opacità della cornea, che provoca cecità.
La terapia si basa sull’uso tempestivo di pomate antibiotiche.
I casi più gravi, perlopiù dovuti alla trascuratezza dei soggetti ammalati, necessitano di una terapia chirurgica e talora impongono il trapianto della cornea, una volta che l’infezione sia stata dominata.
I paesi più colpiti sono quelli a clima subtropicale, nonché i paesi indigenti del bacino del Mediterraneo.
Quando le condizioni igieniche delle popolazioni sono scadenti, pur essendo poco contagioso il tracoma trova il modo di diffondersi con maggiore facilità.
Generalmente il tracoma esordisce come una congiuntivite follicolare, la cui sintomatologia è quasi nulla; in seguito i follicoli si ingrossano, così che la congiuntivite si cronicizza e dà luogo a lacrimazione, abbagliamento, annebbiamento.
Questa è la fase di maggiore contagiosità.
La fase successiva è quella cicatriziale, in cui si hanno alterazioni delle palpebre, con adesioni e retrazioni come entropion, ectropion, trichiasi, e della secrezione lacrimale, che comportano un danno alla cornea (xeroftalmo).
L’esito più grave è la comparsa di un’opacità della cornea, che provoca cecità.
La terapia si basa sull’uso tempestivo di pomate antibiotiche.
I casi più gravi, perlopiù dovuti alla trascuratezza dei soggetti ammalati, necessitano di una terapia chirurgica e talora impongono il trapianto della cornea, una volta che l’infezione sia stata dominata.
Altri termini medici
Anfetamina
(o anfetammina, o amfetamina), farmaco dotato di azione stimolante sul sistema nervoso centrale. Agisce attivando la sostanza reticolare del tronco...
Definizione completa
Fibroma Ossificante
Tumore benigno del tessuto connettivo a struttura fibrosa, che tende a calcificare....
Definizione completa
Estriolo
Ormone estrogeno caratterizzato, oltre che dalle proprietà comuni a tutti gli estrogeni, dall’essere prodotto in quantità elevata dalla placenta durante...
Definizione completa
Ammorbidenti
Sostanze cosmetiche atte a rendere più liscia e morbida al tatto l’epidermide. Sono aggiunti in particolare nei prodotti per capelli...
Definizione completa
Gastroenterite
Processo infiammatorio che colpisce lo stomaco e l’intestino tenue. È un disturbo acuto tipico dei mesi caldi; le cause più...
Definizione completa
Pòrtio
Sostantivo latino che, in anatomia, in senso lato indica una porzione di organo; in senso stretto pòrtio è la parte...
Definizione completa
Kawasaki, Sindrome Di
Vasculite tipica dell’età pediatrica che costituisce la causa più frequente di cardiopatia acquisita nell’infanzia. Si manifesta con febbre prolungata, esantema...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
5906
giorni online
572882