Eiaculazione Precoce
Definizione medica del termine Eiaculazione Precoce
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Definizione di Eiaculazione Precoce
Eiaculazione Precoce
Disturbo sessuale del maschio che consiste nella tendenza a eiaculare costantemente in una fase molto precoce del rapporto sessuale.
È di difficile inquadramento poiché il criterio di definizione non può tenere conto né dell’aspetto temporale, né del numero di spinte coitali, né del raggiungimento del piacere del partner, ma piuttosto deve basarsi sull’incapacità del soggetto di controllare volontariamente il riflesso eiaculatorio una volta che abbia raggiunto l’intenso livello di eccitamento che caratterizza la fase di plateau.
Si tratta di un’alterazione della risposta agli stimoli sensoriali.
Raramente la causa può essere organica, legata a infiammazione delle vie urogenitali, a malattie neurologiche, o all’uso di farmaci.
In questi casi la terapia è volta a rimuovere i fattori causali.
Per quanto concerne le cause psicologiche, gli individui affetti da questo disturbo sono accomunati probabilmente da un tentativo di difendersi dall’ansia generata dalla sessualità e, in particolare, dalle intense sensazioni erotiche che precedono l’orgasmo, e sono quindi impossibilitati a controllarlo.
L’ansia alla base di questo meccanismo non può essere attribuita a un solo fattore patogeno: elementi conflittuali risalenti all’infanzia, ostilità verso la donna, prime esperienze sessuali traumatiche e conflitti di coppia, paura del rifiuto e ansia di prestazione possono contribuire con diverso peso e profondità alla base psicologica di questo disturbo.
Per la terapia in questo campo, vedi sessuali, terapie.
È di difficile inquadramento poiché il criterio di definizione non può tenere conto né dell’aspetto temporale, né del numero di spinte coitali, né del raggiungimento del piacere del partner, ma piuttosto deve basarsi sull’incapacità del soggetto di controllare volontariamente il riflesso eiaculatorio una volta che abbia raggiunto l’intenso livello di eccitamento che caratterizza la fase di plateau.
Si tratta di un’alterazione della risposta agli stimoli sensoriali.
Raramente la causa può essere organica, legata a infiammazione delle vie urogenitali, a malattie neurologiche, o all’uso di farmaci.
In questi casi la terapia è volta a rimuovere i fattori causali.
Per quanto concerne le cause psicologiche, gli individui affetti da questo disturbo sono accomunati probabilmente da un tentativo di difendersi dall’ansia generata dalla sessualità e, in particolare, dalle intense sensazioni erotiche che precedono l’orgasmo, e sono quindi impossibilitati a controllarlo.
L’ansia alla base di questo meccanismo non può essere attribuita a un solo fattore patogeno: elementi conflittuali risalenti all’infanzia, ostilità verso la donna, prime esperienze sessuali traumatiche e conflitti di coppia, paura del rifiuto e ansia di prestazione possono contribuire con diverso peso e profondità alla base psicologica di questo disturbo.
Per la terapia in questo campo, vedi sessuali, terapie.
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