Sviluppo Neuromotorio E Psìchico
Definizione medica del termine Sviluppo Neuromotorio E Psìchico
Ultimi cercati: Eritrosedimentazione, velocità di - Fibrogenesi imperfetta dell'osso - Costoclavicolare, articolazione - Crollo psicotico adolescenziale - Emiatrofia facciale progressiva
Definizione di Sviluppo Neuromotorio E Psìchico
Sviluppo Neuromotorio E Psìchico
Indice:Lo sviluppo delle capacità neuropsichichematurazione del sistema nervoso centrale e periferico e progressivo sviluppo e affinamento delle funzioni motorie che iniziano nel feto e possono dirsi completi alla fine dell’infanzia.
Il bambino a termine di gravidanza possiede una serie di capacità motorie che gli consentono di favorire il travaglio e il parto (riconoscibili nei riflessi della marcia automatica e della risposta di sostegno positiva), di sopravvivere nel nuovo ambiente grazie al riflesso di suzione e di ricerca del capezzolo (riflesso dei punti cardinali).
Alla nascita egli presenta un’ipertonia flessoria generalizzata, che dopo le prime settimane scompare lentamente per lasciare il posto alla funzione di raddrizzamento: verso il secondo-terzo mese inizia il controllo del capo.
Poi, man mano, la colonna vertebrale si raddrizza e verso il quinto-sesto mese il bambino messo in posizione prona si solleva sulle braccia e raddrizza capo e tronco.
Verso il settimo-ottavo mese il raddrizzamento è giunto alle prime vertebre lombari e il bambino può stare seduto da solo, ha acquisito la capacità di parare le cadute allargando le braccia in basso, in avanti e lateralmente, inizia a rotolare su se stesso, afferra gli oggetti con una mano e li avvicina alla bocca per ispezionarli, coordinando correttamente, con il controllo degli occhi, la traiettoria della mano.
La marcia a quattro zampe comincia verso l’ottavo-decimo mese, la marcia bipede verso il dodicesimo-tredicesimo mese.
Alcuni bambini acquisiscono prima la marcia bipede e solo dopo quella quadrupede, ma ciò non costituisce un problema.
Contemporaneamente compaiono le reazioni d’equilibrio (indispensabili per poter effettuare tutti gli spostamenti di carico, per i cambiamenti di posizione e per la marcia bipede senza appoggio), che si completano verso il terzo-quarto anno.Lo sviluppo delle capacità neuropsichicheLa coordinazione motoria migliora man mano, affinando i movimenti, cosa che permette al bambino di acquisire nuove esperienze.
Esso apprende sperimentando, e nei primi anni di vita l’apprendimento e le funzioni visiva, motoria, uditiva ecc.
si sviluppano parallelamente.
Le prime forme di apprendimento sono già presenti nei primi mesi di vita: verso il terzo mese il bambino segue con lo sguardo il volto della persona che lo accudisce maggiormente e a questa sorride intenzionalmente (sin dalle prime settimane i bambini sono in grado di vedere una pallina rossa di 10 cm di diametro a 20 cm di distanza).
Se si pone un giochino pensile sulla culla a distanza tale da poterlo toccare, il bambino è in grado di farlo muovere.
Le mani e la bocca sono importantissime per i processi di conoscenza: verso il quinto-settimo mese afferra gli oggetti, li osserva, li porta alla bocca e li lecca, li strappa per imparare a conoscerli.
A sette-otto mesi è in grado di riconoscere se una persona appena arrivata è un estraneo, e spesso reagisce piangendo.
Verso l’anno inizia a pronunciare le prime parole, in genere bisillabi.
In seguito apprende l’uso degli oggetti, e a servirsene per raggiungere uno scopo; impara che un oggetto sparito dietro una tenda esiste ancora e lo va a cercare, che un bicchiere pieno d’acqua va portato alla bocca con maggior cautela di uno quasi vuoto.
Al secondo anno sa utilizzare il linguaggio in modo da farsi capire dai genitori con frasi di più parole.
Impara a trattenere le feci e le urine.
Alla fine della prima infanzia lo sviluppo neuromotorio può dirsi completo: le funzioni saranno ulteriormente affinate, ma sono già tutte presenti.
Anche lo sviluppo psichico e cognitivo è ben avviato.
È importante che il bambino non sia stimolato eccessivamente, e che i genitori non pretendano prestazioni al di sopra della sua età: ciò potrebbe indurre il bambino a pensare che in caso di insuccesso i genitori potrebbero non amarlo più; oppure il bambino potrebbe sentire questo atteggiamento come coercitivo e reagire rifiutando qualsiasi forma di apprendimento.
Il bambino a termine di gravidanza possiede una serie di capacità motorie che gli consentono di favorire il travaglio e il parto (riconoscibili nei riflessi della marcia automatica e della risposta di sostegno positiva), di sopravvivere nel nuovo ambiente grazie al riflesso di suzione e di ricerca del capezzolo (riflesso dei punti cardinali).
Alla nascita egli presenta un’ipertonia flessoria generalizzata, che dopo le prime settimane scompare lentamente per lasciare il posto alla funzione di raddrizzamento: verso il secondo-terzo mese inizia il controllo del capo.
Poi, man mano, la colonna vertebrale si raddrizza e verso il quinto-sesto mese il bambino messo in posizione prona si solleva sulle braccia e raddrizza capo e tronco.
Verso il settimo-ottavo mese il raddrizzamento è giunto alle prime vertebre lombari e il bambino può stare seduto da solo, ha acquisito la capacità di parare le cadute allargando le braccia in basso, in avanti e lateralmente, inizia a rotolare su se stesso, afferra gli oggetti con una mano e li avvicina alla bocca per ispezionarli, coordinando correttamente, con il controllo degli occhi, la traiettoria della mano.
La marcia a quattro zampe comincia verso l’ottavo-decimo mese, la marcia bipede verso il dodicesimo-tredicesimo mese.
Alcuni bambini acquisiscono prima la marcia bipede e solo dopo quella quadrupede, ma ciò non costituisce un problema.
Contemporaneamente compaiono le reazioni d’equilibrio (indispensabili per poter effettuare tutti gli spostamenti di carico, per i cambiamenti di posizione e per la marcia bipede senza appoggio), che si completano verso il terzo-quarto anno.Lo sviluppo delle capacità neuropsichicheLa coordinazione motoria migliora man mano, affinando i movimenti, cosa che permette al bambino di acquisire nuove esperienze.
Esso apprende sperimentando, e nei primi anni di vita l’apprendimento e le funzioni visiva, motoria, uditiva ecc.
si sviluppano parallelamente.
Le prime forme di apprendimento sono già presenti nei primi mesi di vita: verso il terzo mese il bambino segue con lo sguardo il volto della persona che lo accudisce maggiormente e a questa sorride intenzionalmente (sin dalle prime settimane i bambini sono in grado di vedere una pallina rossa di 10 cm di diametro a 20 cm di distanza).
Se si pone un giochino pensile sulla culla a distanza tale da poterlo toccare, il bambino è in grado di farlo muovere.
Le mani e la bocca sono importantissime per i processi di conoscenza: verso il quinto-settimo mese afferra gli oggetti, li osserva, li porta alla bocca e li lecca, li strappa per imparare a conoscerli.
A sette-otto mesi è in grado di riconoscere se una persona appena arrivata è un estraneo, e spesso reagisce piangendo.
Verso l’anno inizia a pronunciare le prime parole, in genere bisillabi.
In seguito apprende l’uso degli oggetti, e a servirsene per raggiungere uno scopo; impara che un oggetto sparito dietro una tenda esiste ancora e lo va a cercare, che un bicchiere pieno d’acqua va portato alla bocca con maggior cautela di uno quasi vuoto.
Al secondo anno sa utilizzare il linguaggio in modo da farsi capire dai genitori con frasi di più parole.
Impara a trattenere le feci e le urine.
Alla fine della prima infanzia lo sviluppo neuromotorio può dirsi completo: le funzioni saranno ulteriormente affinate, ma sono già tutte presenti.
Anche lo sviluppo psichico e cognitivo è ben avviato.
È importante che il bambino non sia stimolato eccessivamente, e che i genitori non pretendano prestazioni al di sopra della sua età: ciò potrebbe indurre il bambino a pensare che in caso di insuccesso i genitori potrebbero non amarlo più; oppure il bambino potrebbe sentire questo atteggiamento come coercitivo e reagire rifiutando qualsiasi forma di apprendimento.
Altri termini medici
Brachiale, Vena
Vaso che decorre nei piani profondi del braccio, come prosecuzione della vena ascellare, nel solco formato dal bicipite e dal...
Definizione completa
Sabbiature
Forma terapeutica indicata nelle artropatie croniche, nelle nevralgie e nelle sinoviti, in cui il paziente viene ricoperto, per tempi variabili...
Definizione completa
Ranvier, Nodo Di
Interruzione del rivestimento mielinico dell’assone delle cellule nervose, che consente all’impulso nervoso di propagarsi più velocemente che non nelle fibre...
Definizione completa
Colecistopatìa
Termine che indica malattia o alterazione della colecisti. Le colecistopatìe possono essere acute o croniche, dovute a infiammazioni, infezioni batteriche...
Definizione completa
Immunosoppressione
Condizione in cui vengono contrastate le risposte immunitarie di un soggetto, come nel caso di terapie volte a impedire il...
Definizione completa
Blocco Articolare
Arresto improvviso della mobilità di una articolazione, più spesso del gomito o del ginocchio. Il dolore, molto intenso, si risolve...
Definizione completa
Pneumotisiologia
Disciplina che studia le patologie respiratorie, e in particolare la tubercolosi polmonare....
Definizione completa
Glùtine
Componente proteica di molti cereali (eccetto mais e riso), formata da glutenina e gliadina: quest’ultima è ritenuta responsabile dell’enteropatia da...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6082
giorni online
589954