Gastrite
Definizione medica del termine Gastrite
Ultimi cercati: Angiosarcoma - Effervescente - Muso di tinca - Frèmito vocale tàttile - Pterigo-mascellare, regione
Definizione di Gastrite
Gastrite
Processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico dello stomaco.
Le forme acute sono più di frequente causate da alcol, farmaci (antinfiammatori, antifebbrili, antidolorifici, cortisonici), stress, infezioni (batteriche o virali), assunzione di cibi o sostanze irritanti (tra queste, alcol e fumo).
La sintomatologia delle gastriti acute è caratterizzata da nausea, spesso seguita da vomito, dolori epigastrici, diarrea e, nei casi più gravi, da ematemesi o melena.
La diagnosi è di tipo endoscopico, la prognosi è per lo più buona, escludendo le forme da caustici, che possono portare a complicazioni stenosanti.
Le varianti croniche, più frequenti dal quinto decennio in poi, sono spesso asintomatiche o al più causa di dispepsia; l’origine è poco chiara, anche se il reflusso biliare, fenomeni autoimmunitari e infettivi (legati all'ormai noto Helicobacter pylori) hanno un ruolo importante.
Le gastriti croniche possono essere di tipo atrofico, cioè con riduzione dello spessore di mucosa e sottomucosa; oppure ipertrofico, con ispessimento (a volte gigantesco) degli strati superficiali delle pliche.
Le complicazioni sono di tipo anemico (soprattutto anemia megaloblastica da carenza di vitamina B12, per l'assorbimento della quale è necessaria la presenza di fattore intrinseco, una sostanza prodotta dallo stomaco in condizioni normali ma assente in molti casi di gastrite cronica).
Malattie associate sono l’ulcera gastrica e il tumore dello stomaco: ciò spiega perché i pazienti gastritici vadano controllati endoscopicamente nel tempo, con prelievi bioptici multipli.
La terapia delle gastriti acute non differisce da quella dell’ulcera peptica, con una preferenza per i farmaci citoprotettivi (sucralfato o prostaglandine); le forme di gastrite da batteri vanno trattate con antibiotici, secondo protocolli terapeutici ormai confermati.
Nelle forme croniche possono essere utili farmaci che regolarizzano la motilità del tubo digerente (cisapride, metoclopramide o clebopride) e l’uso di supplementi vitaminici (vitamina B12 e acido folico) in caso di anemia da carenza specifica.
Ai soggetti affetti da gastrite giova poi evitare l’alcol, i farmaci gastrolesivi (acido acetilsalicilico e simili), limitare o sospendere il fumo e sottoporsi a gastroscopie di controllo almeno una volta l’anno, soprattutto a ogni riaccensione sintomatologica (frequente ai cambi di stagione, con una preferenza statistica per la primavera) al fine di sorprendere eventuali degenerazioni tumorali in fase ancora operabile.
Le forme acute sono più di frequente causate da alcol, farmaci (antinfiammatori, antifebbrili, antidolorifici, cortisonici), stress, infezioni (batteriche o virali), assunzione di cibi o sostanze irritanti (tra queste, alcol e fumo).
La sintomatologia delle gastriti acute è caratterizzata da nausea, spesso seguita da vomito, dolori epigastrici, diarrea e, nei casi più gravi, da ematemesi o melena.
La diagnosi è di tipo endoscopico, la prognosi è per lo più buona, escludendo le forme da caustici, che possono portare a complicazioni stenosanti.
Le varianti croniche, più frequenti dal quinto decennio in poi, sono spesso asintomatiche o al più causa di dispepsia; l’origine è poco chiara, anche se il reflusso biliare, fenomeni autoimmunitari e infettivi (legati all'ormai noto Helicobacter pylori) hanno un ruolo importante.
Le gastriti croniche possono essere di tipo atrofico, cioè con riduzione dello spessore di mucosa e sottomucosa; oppure ipertrofico, con ispessimento (a volte gigantesco) degli strati superficiali delle pliche.
Le complicazioni sono di tipo anemico (soprattutto anemia megaloblastica da carenza di vitamina B12, per l'assorbimento della quale è necessaria la presenza di fattore intrinseco, una sostanza prodotta dallo stomaco in condizioni normali ma assente in molti casi di gastrite cronica).
Malattie associate sono l’ulcera gastrica e il tumore dello stomaco: ciò spiega perché i pazienti gastritici vadano controllati endoscopicamente nel tempo, con prelievi bioptici multipli.
La terapia delle gastriti acute non differisce da quella dell’ulcera peptica, con una preferenza per i farmaci citoprotettivi (sucralfato o prostaglandine); le forme di gastrite da batteri vanno trattate con antibiotici, secondo protocolli terapeutici ormai confermati.
Nelle forme croniche possono essere utili farmaci che regolarizzano la motilità del tubo digerente (cisapride, metoclopramide o clebopride) e l’uso di supplementi vitaminici (vitamina B12 e acido folico) in caso di anemia da carenza specifica.
Ai soggetti affetti da gastrite giova poi evitare l’alcol, i farmaci gastrolesivi (acido acetilsalicilico e simili), limitare o sospendere il fumo e sottoporsi a gastroscopie di controllo almeno una volta l’anno, soprattutto a ogni riaccensione sintomatologica (frequente ai cambi di stagione, con una preferenza statistica per la primavera) al fine di sorprendere eventuali degenerazioni tumorali in fase ancora operabile.
Altri termini medici
Ischiàtico, Nervo
(o nervo sciatico), nervo misto (motore e sensitivo), che costituisce il ramo terminale del plesso nervoso sacrale; è il nervo...
Definizione completa
Reversìbile
In patologia, si dice di malattia che può regredire fino a completa guarigione con restituzione all’integrità degli organi colpiti....
Definizione completa
Apomorfina
Derivato della morfina, con analoghe proprietà narcotiche. Viene utilizzata per provocare il vomito nelle intossicazioni acute da sostanze assunte per...
Definizione completa
Carbimazolo
Farmaco antitiroideo che agisce inibendo la sintesi degli ormoni tiroidei. Impiegato nell’ipertiroidismo, ha gli effetti collaterali e le controindicazioni degli...
Definizione completa
Flecainide
Farmaco antiaritmico di classe I. Agisce rallentando la conduzione elettrica nel muscolo cardiaco....
Definizione completa
Ectima
Dal greco ekthyma cioè pustola, è una forma piuttosto grave di dermatite da piogeni, o piodermite, che colpisce la cute...
Definizione completa
Linfoadenite
Processo infiammatorio acuto, subacuto o cronico dei linfonodi....
Definizione completa
Mequitozina
Farmaco antistaminico anti-H1 con attività abbastanza ampia, oltre che sull'istamina, anche su altri mediatori chimici come acetilcolina e serotonina. È...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6508
giorni online
631276
