Iperbilirubinemìa
Definizione medica del termine Iperbilirubinemìa
Ultimi cercati: Clone - Distrofìa - Vasocostrittori - Nitrendipina - Diagnosi precoce
Definizione di Iperbilirubinemìa
Iperbilirubinemìa
Aumento patologico del contenuto di bilirubina nel sangue.
L’iperbilirubinemìa può essere dovuta a bilirubina diretta, cioè coniugata, o indiretta, cioè non coniugata.
L’iperbilirubinemìa di tipo non coniugato si ha: nelle malattie emolitiche, in cui l’aumento della produzione di bilirubina può superare le capacità del fegato di metabolizzarla, anche in condizioni di perfetta efficienza dell’organo; nella sindrome di Gilbert; nella sindrome di Crigler-Najjar; nell’ittero da latte materno, in cui vi sarebbe l’inibizione dell’enzima glucuronil-transferasi da parte di uno steroide presente nel latte materno.
L’iperbilirubinemìa di tipo coniugato si ha: nella sindrome di Dubin-Johnson; nella sindrome di Rotor; nella colestasi benigna ricorrente; dopo somministrazione di farmaci quali i contraccettivi orali, gli ormoni sessuali, alcuni tranquillanti e ipoglicemizzanti orali, isoniazide, rifampicina e numerosi altri (in genere, tutti i farmaci in grado di determinare emolisi).
Nelle epatopatie l’iperbilirubinemìa di solito è mista, anche se la quota maggiore di bilirubina è di tipo coniugato.
Dal punto di vista clinico l’iperbilirubinemìa dà luogo a ittero per valori di bilirubina superiori a 2-2,5 mg per 100 ml di sangue.
L’iperbilirubinemìa può essere dovuta a bilirubina diretta, cioè coniugata, o indiretta, cioè non coniugata.
L’iperbilirubinemìa di tipo non coniugato si ha: nelle malattie emolitiche, in cui l’aumento della produzione di bilirubina può superare le capacità del fegato di metabolizzarla, anche in condizioni di perfetta efficienza dell’organo; nella sindrome di Gilbert; nella sindrome di Crigler-Najjar; nell’ittero da latte materno, in cui vi sarebbe l’inibizione dell’enzima glucuronil-transferasi da parte di uno steroide presente nel latte materno.
L’iperbilirubinemìa di tipo coniugato si ha: nella sindrome di Dubin-Johnson; nella sindrome di Rotor; nella colestasi benigna ricorrente; dopo somministrazione di farmaci quali i contraccettivi orali, gli ormoni sessuali, alcuni tranquillanti e ipoglicemizzanti orali, isoniazide, rifampicina e numerosi altri (in genere, tutti i farmaci in grado di determinare emolisi).
Nelle epatopatie l’iperbilirubinemìa di solito è mista, anche se la quota maggiore di bilirubina è di tipo coniugato.
Dal punto di vista clinico l’iperbilirubinemìa dà luogo a ittero per valori di bilirubina superiori a 2-2,5 mg per 100 ml di sangue.
Altri termini medici
Depolarizzazione
Variazione del potenziale elettrico all’interno della cellula (vedi membrana cellulare) rispetto al fluido esterno, a livello di una struttura eccitabile...
Definizione completa
Cìtrico, àcido
Composto chimico contenuto nella maggior parte degli organismi animali e vegetali, sia libero sia come sale di calcio e di...
Definizione completa
Femminilismo
Quadro clinico di pseudoermafroditismo maschile (vedi anche ermafroditismo) caratterizzato dalla presenza di caratteri sessuali secondari femminili (per esempio: sviluppo delle...
Definizione completa
Iperestesìa
Esagerata sensibilità della cute ai normali stimoli esterni, espressione di un’anormale eccitazione nervosa. Interessa di solito tutte le forme di...
Definizione completa
Clortalidone
Farmaco diuretico che agisce bloccando il riassorbimento di sodio nel tubulo renale. Il clortalidone aumenta l’escrezione di ammoniaca, inibisce la...
Definizione completa
Mezlocillina
Farmaco antibiotico derivato della penicillina, con ampio spettro d’azione, impiegato particolarmente in infezioni dell’apparato urogenitale e respiratorio. È generalmente associato...
Definizione completa
Tavolato òsseo
Tessuto osseo compatto, costituente le due superfici delle ossa piatte (scapola, volta cranica), tra le quali viene a trovarsi uno...
Definizione completa
Glasgow Coma Scale
Scala di valutazione della gravità dei traumi cranici. Un punteggio compreso tra 13 e 15 è indicativo di trauma cranico...
Definizione completa
Corpo Ciliare
Parte dell’occhio posta tra coroide e iride. Ha una porzione muscolare (muscolo ciliare) che provvede all’accomodazione, e una secernente che...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6403
giorni online
621091