Vitamine Del Complesso B
Definizione medica del termine Vitamine Del Complesso B
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Definizione di Vitamine Del Complesso B
Vitamine Del Complesso B
Indice:La vitamina B1La vitamina B2Le vitamine B5 e B6La vitamina B12insieme di vitamine idrosolubili, che partecipano a molte reazioni enzimatiche indispensabili per la vita.
L’idrosolubilità le rende facilmente assorbibili dall’intestino.
In parte sono sintetizzate dalla flora batterica normalmente presente nell’intestino; sono distribuite in tutti i tessuti e organi, e vengono continuamente e abbondantemente consumate da parte delle cellule.La vitamina B1La vitamina B1, detta anche tiamina, contribuisce a liberare l’energia contenuta nei carboidrati.
È presente in tutti i tessuti animali e vegetali; se introdotta in eccesso viene in gran parte eliminata per via urinaria.
Una notevole quantità di tiamina viene perduta durante la cottura degli alimenti o nel corso di trattamenti industriali.
La sua carenza causa il beri-beri.La vitamina B2La vitamina B2, o riboflavina, è molto diffusa nelle verdure fresche, nel tessuto adiposo e muscolare degli animali (carne); favorisce la liberazione di energia da carboidrati, lipidi e proteine.
È stabile al calore, e quindi non viene distrutta dalla cottura, ma è sensibile alla luce (deve essere conservata al buio).
Le riserve di vitamina B2 persistono a lungo, perciò i sintomi di carenza si instaurano solo dopo molto tempo di ridotta assunzione.
La sintesi di questa vitamina può aver luogo anche per azione della flora batterica intestinale (sintesi che non copre però l’intero fabbisogno).
La sua carenza porta a lesioni alla bocca e agli occhi.Le vitamine B5 e B6La vitamina B5, o acido pantotenico, è contenuta in tutti gli alimenti, di origine animale o vegetale, e quindi è difficile che si verifichino situazioni di carenza.
Ne sono ricchi i cereali integrali, la carne, le noci, le uova, i vegetali verdi.
È coinvolta nel metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, delle proteine e di alcuni ormoni, e quindi è indispensabile per l’organismo umano.
Le situazioni di carenza non sono mai state riscontrate, ma sono state studiate in via sperimentale su volontari: i sintomi sono il vomito, i dolori addominali, l’affaticamento e l’insonnia.
La vitamina B6, o piridossina, è presente nelle verdure, nella carne e nei cereali integrali; è fondamentale per il metabolismo delle proteine e per la formazione dei globuli rossi.
L’avitaminosi è molto rara, e porta ad anemia, dermatiti, disfunzione del sistema nervoso centrale e dei nervi perferici.
È abbastanza sensibile alla cottura.La vitamina B12La vitamina B12 o cianocobalamina, è contenuta negli alimenti di origine animale (carne, fegato, rene), ma è praticamente assente dai vegetali (è importante che le diete strettamente vegetariane, quindi prive di latte e uova, vengano addizionate con vitamina B12; viene distrutta dalla luce e dal calore: è assorbita nell’intestino tenue grazie all’aiuto di una proteina prodotta dallo stomaco, detta fattore intrinseco.
Interviene nella sintesi dei nucleotidi, nella utilizzazione dei grassi e nel funzionamento del sistema nervoso.
La sua carenza può essere dovuta a insufficiente apporto alimentare, a mancanza del fattore intrinseco (come nella gastrite cronica atrofica), a interferenza batterica o parassitaria col normale assorbimento della vitamina nel tubo digerente (sindrome dell’ansa cieca, teniasi), o per diminuita capacità di assorbimento della parete intestinale.
La mancanza di vitamina B12 porta ad alterata maturazione dei globuli rossi, con anemia di tipo megaloblastico (vedi anemia da carenza di vitamina B e folati) e degenerazione dei nervi periferici.
L’idrosolubilità le rende facilmente assorbibili dall’intestino.
In parte sono sintetizzate dalla flora batterica normalmente presente nell’intestino; sono distribuite in tutti i tessuti e organi, e vengono continuamente e abbondantemente consumate da parte delle cellule.La vitamina B1La vitamina B1, detta anche tiamina, contribuisce a liberare l’energia contenuta nei carboidrati.
È presente in tutti i tessuti animali e vegetali; se introdotta in eccesso viene in gran parte eliminata per via urinaria.
Una notevole quantità di tiamina viene perduta durante la cottura degli alimenti o nel corso di trattamenti industriali.
La sua carenza causa il beri-beri.La vitamina B2La vitamina B2, o riboflavina, è molto diffusa nelle verdure fresche, nel tessuto adiposo e muscolare degli animali (carne); favorisce la liberazione di energia da carboidrati, lipidi e proteine.
È stabile al calore, e quindi non viene distrutta dalla cottura, ma è sensibile alla luce (deve essere conservata al buio).
Le riserve di vitamina B2 persistono a lungo, perciò i sintomi di carenza si instaurano solo dopo molto tempo di ridotta assunzione.
La sintesi di questa vitamina può aver luogo anche per azione della flora batterica intestinale (sintesi che non copre però l’intero fabbisogno).
La sua carenza porta a lesioni alla bocca e agli occhi.Le vitamine B5 e B6La vitamina B5, o acido pantotenico, è contenuta in tutti gli alimenti, di origine animale o vegetale, e quindi è difficile che si verifichino situazioni di carenza.
Ne sono ricchi i cereali integrali, la carne, le noci, le uova, i vegetali verdi.
È coinvolta nel metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, delle proteine e di alcuni ormoni, e quindi è indispensabile per l’organismo umano.
Le situazioni di carenza non sono mai state riscontrate, ma sono state studiate in via sperimentale su volontari: i sintomi sono il vomito, i dolori addominali, l’affaticamento e l’insonnia.
La vitamina B6, o piridossina, è presente nelle verdure, nella carne e nei cereali integrali; è fondamentale per il metabolismo delle proteine e per la formazione dei globuli rossi.
L’avitaminosi è molto rara, e porta ad anemia, dermatiti, disfunzione del sistema nervoso centrale e dei nervi perferici.
È abbastanza sensibile alla cottura.La vitamina B12La vitamina B12 o cianocobalamina, è contenuta negli alimenti di origine animale (carne, fegato, rene), ma è praticamente assente dai vegetali (è importante che le diete strettamente vegetariane, quindi prive di latte e uova, vengano addizionate con vitamina B12; viene distrutta dalla luce e dal calore: è assorbita nell’intestino tenue grazie all’aiuto di una proteina prodotta dallo stomaco, detta fattore intrinseco.
Interviene nella sintesi dei nucleotidi, nella utilizzazione dei grassi e nel funzionamento del sistema nervoso.
La sua carenza può essere dovuta a insufficiente apporto alimentare, a mancanza del fattore intrinseco (come nella gastrite cronica atrofica), a interferenza batterica o parassitaria col normale assorbimento della vitamina nel tubo digerente (sindrome dell’ansa cieca, teniasi), o per diminuita capacità di assorbimento della parete intestinale.
La mancanza di vitamina B12 porta ad alterata maturazione dei globuli rossi, con anemia di tipo megaloblastico (vedi anemia da carenza di vitamina B e folati) e degenerazione dei nervi periferici.
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