Shock
Definizione medica del termine Shock
Ultimi cercati: Amiloidosi - EDTA - Cervello, tumori del - Ducrey, ùlcera di - Revulsivi
Definizione di Shock
Shock
Condizione patologica determinata da insufficienza circolatoria acuta con grave riduzione e inadeguatezza della perfusione dei tessuti vitali e con un’ampia gamma di conseguenze sistemiche.
Segni e sintomi comprendono una marcata caduta della pressione arteriosa (con valori massimi inferiori ai 70-60 mmHg), cute fredda, pallido-grigiastra, sudaticcia; tachicardia; polso rapido e piccolo; sete; oliguria; alterazione dello stato di coscienza fino al coma.
Numerosi sono i meccanismi fisiopatologici che possono causare uno stato di shock: diminuzione della massa sanguigna circolante, riduzione della portata cardiaca, alterazione del tono vascolare periferico e dei meccanismi di respirazione cellulare ecc.
A seconda della natura e delle caratteristiche cliniche si possono distinguere vari tipi di shock.
Indipendentemente dalla sua origine, ogni forma richiede un tempestivo trattamento, in quanto la condizione di grave carenza di perfusione sanguigna degli organi vitali (cervello, cuore, reni, fegato) comporta inevitabilmente l’instaurarsi, nel volgere di un periodo di tempo piuttosto breve, di lesioni irreversibili non di rado incompatibili con la vita.
Lo stato di shock innesca inoltre un circolo vizioso (alterazioni metaboliche, acidosi, anuria ecc.) che, indipendentemente dalla causa iniziale, contribuisce all’ulteriore peggioramento del quadro clinico.
Il trattamento richiede immediate misure specifiche volte a correggere gli squilibri in atto; prioritari appaiono gli sforzi per mantenere una valida perfusione degli organi vitali, ripristinando la massa circolante (con la somministrazione di sangue, plasma, soluzioni saline, succedanei del plasma ecc.) e mediante l’uso di farmaci in grado di innalzare la pressione sanguigna e potenziare l’attività cardiocircolatoria (adrenalina, dopamina e cardiocinetici); a queste misure si devono associare interventi specifici nelle singole condizioni, come la somministrazione di antibiotici nello shock settico o di cortisonici nello shock anafilattico, nonché misure di sostegno (farmaci alcalinizzanti il plasma, diuretici, ossigeno, antipiretici ecc.); è anche utile il corretto posizionamento del paziente in stato di shock con gli arti inferiori sollevati rispetto al capo (nella cosiddetta “posizione di Trendelenburg”), allo scopo di redistribuire la massa circolante e favorire la perfusione degli organi vitali (per il primo soccorso vedi shock).
Segni e sintomi comprendono una marcata caduta della pressione arteriosa (con valori massimi inferiori ai 70-60 mmHg), cute fredda, pallido-grigiastra, sudaticcia; tachicardia; polso rapido e piccolo; sete; oliguria; alterazione dello stato di coscienza fino al coma.
Numerosi sono i meccanismi fisiopatologici che possono causare uno stato di shock: diminuzione della massa sanguigna circolante, riduzione della portata cardiaca, alterazione del tono vascolare periferico e dei meccanismi di respirazione cellulare ecc.
A seconda della natura e delle caratteristiche cliniche si possono distinguere vari tipi di shock.
Indipendentemente dalla sua origine, ogni forma richiede un tempestivo trattamento, in quanto la condizione di grave carenza di perfusione sanguigna degli organi vitali (cervello, cuore, reni, fegato) comporta inevitabilmente l’instaurarsi, nel volgere di un periodo di tempo piuttosto breve, di lesioni irreversibili non di rado incompatibili con la vita.
Lo stato di shock innesca inoltre un circolo vizioso (alterazioni metaboliche, acidosi, anuria ecc.) che, indipendentemente dalla causa iniziale, contribuisce all’ulteriore peggioramento del quadro clinico.
Il trattamento richiede immediate misure specifiche volte a correggere gli squilibri in atto; prioritari appaiono gli sforzi per mantenere una valida perfusione degli organi vitali, ripristinando la massa circolante (con la somministrazione di sangue, plasma, soluzioni saline, succedanei del plasma ecc.) e mediante l’uso di farmaci in grado di innalzare la pressione sanguigna e potenziare l’attività cardiocircolatoria (adrenalina, dopamina e cardiocinetici); a queste misure si devono associare interventi specifici nelle singole condizioni, come la somministrazione di antibiotici nello shock settico o di cortisonici nello shock anafilattico, nonché misure di sostegno (farmaci alcalinizzanti il plasma, diuretici, ossigeno, antipiretici ecc.); è anche utile il corretto posizionamento del paziente in stato di shock con gli arti inferiori sollevati rispetto al capo (nella cosiddetta “posizione di Trendelenburg”), allo scopo di redistribuire la massa circolante e favorire la perfusione degli organi vitali (per il primo soccorso vedi shock).
Altri termini medici
Ptosi
Spostamento verso il basso di un organo o di una struttura anatomica. Quando si tratta di visceri addominali, la ptosi...
Definizione completa
Colite Ischèmica
Malattia del colon (a volte anche del retto) dovuta a scarso afflusso di sangue per trombosi, embolia o arteriosclerosi dell’arteria...
Definizione completa
Orlistat
Farmaco che inibisce l’assorbimento dei lipidi a livello intestinale. Agisce bloccando l’azione della lipasi intestinale, enzima presente sulla superficie delle...
Definizione completa
Tasca Gengivale
Spazio (normalmente della profondità di 1 mm circa) formato dalla flessione della fibromucosa gengivale lungo il contorno della sua intersezione...
Definizione completa
Coartazione Aòrtica
Malformazione, perlopiù congenita, caratterizzata da un restringimento, spesso marcato, del lume dell’aorta. Il restringimento è situato a valle delle diramazioni...
Definizione completa
Verapamile
Farmaco calcioantagonista con lieve attività betabloccante, impiegato nella terapia dell’angina pectoris e come antiaritmico. Nella forma ritardo è impiegato anche...
Definizione completa
Pertosse
Malattia infettiva causata, nella maggior parte dei casi, dal batterio Bordetella pertussis, ma anche da Haemophilus parapertussis e Bordetella bronchiseptica...
Definizione completa
Mielocito
(o mielocita), forma di maturazione del granulocito, intermedia tra quella di promielocito e quella di metamielocito, presente nel midollo osseo...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6500
giorni online
630500
